La Basilica del Carmine, contenitore di tesori

Tutti conoscono la Cappella Brancacci e pochi sanno che la chiesa che la contiene si chiama Santa Maria del Carmine. Nominata anche come Basilica, deve la sua fortuna al ciclo di affreschi realizzati da Masaccio e Masolino, che in seguito furono completati da Filippino Lippi, posti sulle pareti della Cappella tra le più famose del mondo, penso non si possa chiedere di meglio.
Fai due passi di fronte alla sua facciata, incompleta, grezza come tante altre chiese di Firenze, e pensi a quel devastante incendio che nel 1771 distrusse la quasi totalità dell'interno e che richiese oltre dieci anni di lavori. Miracolosamente, ma si sa i miracoli non succedono a caso, l'antica sagrestia, la cappella Corsini e la Cappella Brancacci non subirono danni.
Si dice che una nobildonna fiorentina, durante la fase di restauro dell'interno della chiesa, si oppose fermamente alla copertura degli affreschi del Masaccio che così restarono intatti come li vediamo adesso. Pensare a come, ciò che è considerato il punto d'inizio del nuovo stile rinascimentale in pittura, potesse essere coperto da una coltre di calce sarebbe davvero inconcepibile. 
Persino il nostro amatissimo Michelangelo si esercitò a realizzare alcune copie degli affreschi di Masaccio. Tutto questo in Oltrarno!

Basilica di Santa Maria del Carmine
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