Lo sguardo torvo di Dante Alighieri

Questa mattina con alcuni dei miei migliori amici, passeggiando per Santa Croce, non potevo esimermi di immortalare la statua più importante di Dante Alighieri che io conosca.
E' una di quelle statue che non si dimentica facilmente, con una espressione così forte e intensa, che fa da monito per ogni comportamento scorretto o immaturo di chi la osserva. Negli anni '90 ad una partita di Calcio Storico, di fronte ad una serie di scorrettezze, TMC (Tele Monte Carlo) inquadrò per qualche istante l'espressione dantesca; la senzazione dello spettatore fu di colpa, sembrava che Dante non ammettesse certi comportamenti.
La statua fu realizzata da Enrico Pazzi nel 1865 per il VI centenario della nascita del grande poeta. Fu posta in Santa Croce al centro della piazza nel 1965, proprio nell'anno del trasferimento della Capitale d'Italia da Torino a Firenze e a conclusione delle celebrazioni dantesche alla presenza di Re Vittorio Emanuele II.
Nel 1968, per poter permettere di giocare le partite del Calcio Storico Fiorentino, fu spostata proprio nell'attuale collocazione. Sul piedistallo sono presenti quattro Marzocchi e alcuni stemmi delle città italiane.

Dante Alighieri e un Marzocco
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