Un disco di marmo bianco incastonato

Se state per visitare il Nuovo Museo dell'Opera del Duomo di Firenze, non potete che imbattervi in un luogo molto particolare. Vi troverete vicini ad un disco di marmo bianco incastonato come una pietra preziosa nel lastricato dello spazio antistante il museo.
È in luogo nel quale la palla dorata posizionata in cima alla lanterna della cupola del Brunelleschi cadde per colpa di un fulmine. Infatti il 27 gennaio del 1601, il fulmine la colpì e la fece cadere. La Palla che era stata costruita dal Verrocchio, fu ricollocata il 21 ottobre 1602.
Altri fulmini colpiranno la Palla del Verrocchio, ma fortunatamente ha resistito fino ai giorni nostri!
Altra curiosità è che per restaurare l’opera del Verrocchio danneggiata furono chiamati i più importanti orefici dell’epoca. Sia per bravura sia per non aver richiesto una ricompensa, tra loro fu scelto Matteo Manetti, antenato appartenente alla terza generazione della famiglia di Giusto Manetti Battiloro. Il 18 Settembre 1602 Matteo in appena un mese concluse il restauro della palla d’oro della Basilica di Santa Maria del Fiore. Per la qualità del lavoro Matteo fu premiato con il titolo di Orefice dell’Opera e per 400 anni la palla ha resistito indenne all’usura del tempo e alle intemperie.
Nel 2002 Giusto Manetti Battiloro ha finanziato un nuovo restauro della palla d’oro, restituendola così a quel suo fasto che il tempo aveva provato a nascondere: nel segno che i tempi passano, ma le tradizioni continuano…


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